La Galleria dei ricordi, aperta solo due anni or sono, si trasfermerà in un vero e proprio museo del Tartufo. E sarà il primo a sorgere sul territorio albese.
Il successo suscitato dall’iniziativa ha indotto la famiglia Ponzio ad associare ad una configurazione statica e nostalgica dei ricordi di famiglia una prospettiva
dinamica ed attuale sulle problematiche del tartufo.
Storia, generi e specie, modalità e tempi di raccolta, studi sulla tartuficoltura, caratteristiche e peculiarità dei tartufi posti in vendita, regime fiscale nazionale ed internazionale, adeguamento e coordinamento con le legislazioni regionali troveranno un centro permanente di studio ed approfondimento.
Si tratta di una mostra retrospettiva dell’affascinante e misterioso mondo del tartufo e di ricordo di uno dei suoi principali protagonisti ed interpreti: il Comm. Roberto Ponzio Re dei tartufi di Alba (1923 – 2008).
Pertanto dall’indefettibile premessa che non vi è tartufo senza albero (NO ALBERI NO TARTUFO) si vuole allestire un ambiente per ricordare che il legame simbiotico tra il tartufo ed Alba non è nato per caso ma per l’eccezionale qualità del prodotto.
Roberto Ponzio nasce a Neive, da una modesta famiglia, il 9 settembre 1923.
Nel 1949 rileva con la moglie Maria un esercizio commerciale di polleria al n.26 di Via Maestra in Alba poi dopo gioielleria. La vendita era corredata dalla garanzia scritta e documentata di trattarsi di prodotto esclusivamente locale.
Negli anni Cinquanta intuì di specializzarsi nel commercio del Tartufo d’Alba.
Il negozio divenne un’autentica boutique: i pregiati funghi ipogei venivano esposti come pezzi di gioielleria.
Dal 1951 al 1971, ininterrotti furono i successi di Roberto Ponzio alla mostra del tartufo albese.
Vinse il premio con medaglia d’oro nel 1951 e nel 1953. Ci riuscì anche nel 1962 anno in cui era stato nominato Cavalieri della Repubblica e si ripetè nel 1963 quando al Cavalier Ponzio venne consegnato il “Gran Diploma D’onore” con il titolo di “Re dei Tartufi d’Alba”.
Nel 1968 il Comitato Fiera del Tartufo di Alba aveva posto in palio per il primo premio dei commercianti un Lanternino d’oro, lo strumento che i trifolao utilizzano nelle loro ricerche notturne.
Il premio esposto consisteva in un “Lanternino” d’oro tridimensionale ma a Roberto Ponzio ne venne consegnato uno piccolo e piatto per nulla significativo ed assimilabile al laternino usato dal trifolao.
Nacque una furiosa polemica ed i retroscenisti potranno sbizzarrirsi. Anche questo premio non sfuggi al Re del Tartufo d’Alba.
Agli inizi del anni Settanta il direttore della Fiera del Tartufo d’Alba decide di riservare l’esposizione ai tartufai con esclusione dei commercianti.
Ponzio sposta la sua partecipazione su Moncalvo che, costituiva il secondo polo in Piemonte per realizzare una fiera dedicata al tartufo.
Dal 1966 al 1981 Ponzio ha fatto incetta di premi. Significative le vittorie del 1979, 1980 e 1981.
Roberto Ponzio, Re dei Tartufi d’Alba, inviò stupendi esemplari in giro per il mondo ogni anno il tartufo più significativo per peso e qualità veniva donato a personalità internazionali contribuendo a potenziare la fama e conoscenza del prodotto più importante del nostro territorio. Si sono così collezionate prestigiose lettere di ringraziamento esposte nel museo.
All’inizio degli anni Sessanta si dibatteva nella città di Alba sulla chiusura domenicale degli esercizi commerciali del settore alimentazione. L’Associazione Commercianti Albesi fece svolgere un referendum fra tutte le aziende cittadine interessate. Votarono in 136, i favorevoli alla chiusura risultarono 103 ed i contrari 33. Il decreto di chiusura fu fonte di attrito tra alcune attività commerciali e l’Amministrazione Comunale. Roberto Ponzio era decisamente contrario infatti considerava tartufi, selvaggina e formaggi tipici particolarmente adatti al turista che nelle giornate di domenica, anche in tardo autunno, veniva in città.
La battaglia di Ponzio contribuì ad accelerare l’inclusione di Alba tra le città turistiche e risolvere così la palese discriminazione con i ristoratori che potevano invece avere il monopolio della vendita nelle giornate festive e domenicali.
Due Re non potevano non incontrarsi.
Levi il sovrano della grappa, il distillatore d’eccellenza, l’inventore delle etichette d’artista che dedicava “ad personam”, l’uomo fatto di gusto e olfatto.
La loro amicizia di sempre è ancora oggi scritta sulle bottiglie disegnate ed esposte in galleria.
Particolarmente significativa l’etichetta riprodotta in foto.
Anche la Città di Alba, si ricordò, alla fine, di ringraziare pubblicamente il Commendator Roberto Ponzio.
Il 18 febbraio 2006, il Sindaco Giuseppe Rossetto ed il vicesindaco Alberto Cirio consegnarono un attestato di benemerenza, per l’impegno speso nella promozione del Tartufo Bianco d’Alba.
La pergamena recita testualmente: “Per l’Amministrazione civica si trattò di un doveroso riconoscimento, a nome dell’intera cominità albese, assegnato ad un cittadino che, con competenza, intuito e determinazione, aveva creduto alla qualità e all’eccellenza di un prodotto locale e aveva fatto conoscere Alba ed il suo territorio nel mondo”.
Esce postumo l’ultimo libro dello studioso di storia locale Giulio Parusso dal titolo “Un mondo affascinante e misterioso Comm.Roberto Ponzio 1923-2008”. Alla presentazione del volume, avvenuta presso la sede dell’Associazione Commercianti Albesi, il Sindaco di Alba avv. Maurizio Marello ha detto: “ In questa città ci sono stati personaggi, tra cui il Comm. Roberto Ponzio, che ebbero uno sguardo più lungo e videro una Langa totalmente diversa da quella descritta ne “La Malora” di Beppe Fenoglio. La città non deve dimenticare questi personaggi”.
In conclusione, l’iniziativa è nata col proposito di dare il giusto peso e rispettare la memoria di un imprenditore che ha scelto, perseguito ed onorato fino in fondo un modello commerciale: la vendita di un prodotto esclusivamente ALBESE.
Due erano e sono gli orientamenti: mettere in vendita un tartufo globalizzato, di ignota provenienza ed un altro, opposto, di concentrarsi su un prodotto di sicura origine locale e garantita qualità.
Quale delle due proposte ha maggiormente contribuito alla notorietà di Alba e a farla diventare Capitale mondiale del Tartufo?
Casa Ponzio non ha dubbi e confida che identica sia l’opinione di chi ha visitato la galleria ed in futuro visiterà il Museo.
La Galleria in diverse occasioni si è trasformata in un evento didattico. È stata visitata da diverse scolaresche e numerose sono le prenotazioni per accedere ad un luogo che di propone di diventare un centro per approfondire la storia e le varie problematiche del tartufo. Per gli studenti può però costituisce un arricchimento scolastico per un accostamento all’idnologia (scienza che studia i tartufi).